Domani stop erogazione acqua dall’Alaco
Sorical, Comune di Vibo e la società affidataria dell’appalto della Regione di ingegnerizzazione della rete idrica hanno programmato per domani il fermo dell’erogazione idrica per la citta di Vibo Valentia per consentire l’effettuazione di diversi interventi sia sulla rete di grande adduzione gestita da Sorical, sia sulla rete idrica comunale.
Le imprese di manutenzione, per poter intervenire, necessitano di avere entrambe le reti idriche vuota, pertanto per domani mattina non è prevista l’apertura dei serbatoi.
Il fermo dell’acquedotto Alaco interesserà, oltre la città di Vibo, anche i Comuni di Sorianello, Pizzo, Pizzoni, Gerocarne, Stefanaconi, Sant’Onofro e Ionadi. Sorical procederà alla sostituzione di alcune apparecchiature idrauliche che, una volta in funzione, miglioreranno la gestione dell’acquedotto.
Sulla rete comunale, invece, i lavori consistono nell’installazione di alcune saracinesche al fine di distrettualizzare la rete e rendere più efficiente l’erogazione e i fermi per manutenzione.
I lavori dovrebbero terminare nel pomeriggio e l’erogazione da parte di Sorical verso i serbatoi dovrebbe riprendere dopo qualche ora.
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E’ a buon punto la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento per la rimozione dell’arsenico presente in eccesso nelle acque emunte dal campo pozzi Masella e che vanno ad alimentare l’omonimo acquedotto della frazione Masella di Montebello Jonico.
Sorical, nei mesi scorsi, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, ha avviato il cantiere per realizzare le opere civili, elettriche ed idrauliche dove posizionare la sezione filtrante.
Nei prossimi giorni verranno installati i filtri, già acquistati da Sorical e saranno effettuate le prove.
“Con questa realizzazione – afferma il direttore dell’area operativa di Sorical, ing Sergio De Marco – andiamo sanare una critica non conformità delle acque erogate. Negli ultimi anni, a seguito dei fenomeni siccitosi, l’aumento dell’arsenico ha degradato la risorsa idrica e la zone non ha accesso a fonti alternative.”
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Sorical non può continuare a finanziare Congesi, crediti superano 15 milioni di euro
“Sorical non può continuare a finanziare il servizio idrico del crotonese. E’ passato un anno dall’ultima riunione in Prefettura e nulla è cambiato, se non l’aumento dell’esposizione debitoria verso la nostra società.” E’ quanto è stato ribadito questa mattina, nel corso di una riunione convocata in prefettura a Crotone, dai rappresentati della società idrica regionale.
La riunione, convocata dal Prefetto di Crotone Tiziana Tombesi, aveva all’ordine del giorno le difficoltà del Corap a gestire la condotta, orami vetusta, che trasporta l’acqua grezza da Rocca di Neto all’impianto di potabilizzazione di Crotone.
Nel corso della riunione, alla richiesta dei responsabili di Congesi di avere una maggiore fornitura di acqua, i rappresentanti della Sorical hanno fatto presente che tutti gli impegni finanziari assunti da Congesi lo scorso anno sono stati disattesi, e non è in grado di aumentare i costi per l’incremento della fornitura richiesta.
Sorical fornisce acqua potabile al Congesi che la distribuisce poi ai cittadini dei comuni del crotonese fino ai serbatoi, riscuotendo ed incassando dagli stessi la relativa tariffa. Peccato però che poi Congesi non paghi a Sorical quanto dovuto per il servizio idrico all’ingrosso ricevuto. A fronte di una fornitura annua di circa 5 milioni di euro, Sorical riceve circa il 18% del fatturato. I costi di gestione della società per il servizio idrico della provincia di Crotone sono significativi per la complessità dei 6 schemi acquedottistici costruiti dalla Cassa per il Mezzogiorno a partire dagli anni 60: 600 km di condotte, 3 impianti di potabilizzazione e 3 campi pozzo e 5 impianti di sollevamento. Sorical fornisce acqua potabile anche all’Arsac che serve una parte della periferia di Crotone.
La vicenda Congesi è orami giunta ad una situazione per Sorical insostenibile; dal 2017 ad oggi, la società di gestione del servizio idrico crotonese ha accumulato crediti per 15 milioni di euro. Esposizione che si aggiunge ai 14 milioni nei confronti del Corap, in liquidazione coatta amministrativa.
Sorical sta scontando in bilancio ancora le perdite generate dalla fallimentare gestione Soakro, un buco finanziario di 35 milioni di euro. A febbraio la società aveva comunicato ai Comuni la volontà di recedere dal rapporto di fornitura e conseguentemente erogare direttamente l’acqua ai Comuni consorziati.