Ipot Savelli (Kr),
L’impianto di potabilizzazione Savelli ricade nel territorio dello comune stesso, da cui prende il nome ed è posto su un piccolo pianoro alla quota di 750 m s.l.m. Con una potenzialità nominale di trattamento di circa 140 l/s, l’impianto assicura una parte della disponibilità idrica dello schema acquedottistico “Lese”, uno dei più articolati e complessi tra tutti gli acquedotti del complesso regionale, posto a servizio di alcuni comuni della fascia ionica dell’alto crotonese: Belvedere Spinello, Carfizzi, Casabona, Savelli, Verzino, Campana, Pallagorio, Cirò, Cirò Marina, Crucoli, Melissa, Rocca di Neto, San Nicola dell’Alto, Santa Severina, Strongoli oltre che di altri comuni dell’area ionica cosentina: Campana, Scala Coeli, Terravecchia, Pietrapaola, Cariati e Mandatoriccio.
L’acqua grezza in entrata all’impianto viene derivata dai deflussi del F. Lese e del T. Cannavò (un affluente di sinistra dello stesso F. Lese) sbarrati mediante due traverse in calcestruzzo in sezioni alquanto distanti dall’impianto stesso, nel cuore del Parco Nazionale della Calabria al confine tra la provincia di Crotone e quella di Cosenza. Dalle due opere di presa l’acqua grezza raggiunge l’impianto attraverso una prima galleria, entro la quale è realizzato un complesso sistema di dissabbiamento per sedimentazione, e due successive gallerie (Cardonetto I e II) che svolgono contemporaneamente una funzione di adduzione dell’acqua grezza e di captazione di altra risorsa idrica potabile sfruttando delle scaturigini naturali incontrate lungo il percorso delle gallerie stesse.
Altri Ipot
Ipot savelli, sorical,
impianto di potabilizzazione savelli, sorical spa,
ipot savelli, impianto di potabilizzazione savelli, sorical spa, sorical, acqua potabile savelli, L’impianto di potabilizzazione di “Lese” sorge nel Comune di Savelli su un’area posta a circa 750 metri s.l.m., .L’impianto di potabilizzazione fa parte dello schema idrico Lese al servizio di Comuni della fascia ionica dell’alto crotonese (Savelli, Verzino, Campana, Pallagorio, Cirò, Cirò Marina e Crucoli) e di alcuni Comuni della fascia bassa fascia ionica cosentina (Campana, Scala Coeli, Terravecchia, Pietrapaola e Cariati). L’impianto ha un potenzialità nominale di trattamenti di circa 140 l/s. L’adduzione delle acque all’impianto avviene tramite due opere di presa poste una sul fiume Lese e l’altra sul fiume Cannavò; queste distano dall’impianto circa 16,5 km e sono ubicate nel Parco Nazionale della Calabria al confine tra la provincia di Crotone e quella di Cosenza.
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