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Quattro sindaci del catanzarese chiedono l’acqua dell’Alaco per il versate ionico

“Attivare il ramo jonico dello schema acquedottistico alimentato dall’invaso dell’Alaco e dal relativo impianto di potabilizzazione rappresenta l’unica risposta strutturale e definitiva per la soluzione dei problemi idrici dei comuni di Isca sullo Jonio, Sant’Andrea Apostolo sullo Jonio, Badolato e Santa Caterina”, è la richiesta che arriva dai sindaci Vincenzo Mirarchi, Nicolò Ramogida, Gerardo Mannello e Francesco Severino che questa mattina hanno incontrato nella sede della Sorical il Direttore dell’area operativa Sergio De Marco e il responsabile dell’ufficio di Zona Tommaso Laporta. Le quattro comunità, soprattutto nei mesi estivi, hanno rappresentato i sindaci, hanno seri problemi di approvvigionamento idrico nei centri storici (Badolato e Santa Caterina) e nella zona marina per Isca sullo Jonio e Sant’Andrea. Dopo un’articolata analisi tecnica ed economica, alla quale ha partecipato anche il commissario di Sorical Luigi Incarnato, si è fatta una stima degli investimenti per rifare oltre 11 chilometri di condotta dell’acquedotto, già costruito tra gli anni ‘70 ed ‘80 del secolo scorso ma mai entrato in funzione per i ritardi dell’entrata in esercizio della diga dell’Alaco. Oggi, con l’avvenuto collaudo della diga e l’invaso nelle sue piene condizioni di esercizio, ci sarebbe la possibilità di mettere in esercizio il ramo Jonico dell’acquedotto ma le condotte sono pressoché inservibili dal momento che le tubazioni vuote vanno soggette molto rapidamente alla corrosione e da qui il progetto di sostituzione delle stesse.
La proposta di intervento, per un importo dell’ordine dei due milioni di euro, è stata inoltrata dai comuni alla Regione essendo Sorical, in questa fase, impossibilitata a sostenere in proprio un tale investimento per attivare lo schema Jonico dell’Alaco
 

 

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Abatemarco, riparato guasto elettrico nella notte

Una squadra operativa della Sorical è intervenuta nel primo pomeriggio per riparare una vistosa perdita sull’acquedotto che alimenta la fascia jonica catanzarese e i confini con la provincia di Crotone. I lavori , nonostante la pioggia battente, sono stati ultimati poco dopo le ore 18. Nelle prossime ore l’erogazione tornerà a regime.

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Abatemarco, riparato guasto elettrico nella notte

Una squadra della Sorical è intervenuta nella tarda serata di ieri sera 1 novembre, per ripristinare l’impianto di sollevamento Nascejume dell’acquedotto Abatemarco. I lavori sono stati ultimati dopo la mezzanotte e questa mattina l’erogazione è regolare. Solo per l’utenza Merone del Comune di Cosenza, l’erogazione è garantita fino alle ore 14.30 per consentire l’accumulo ai serbatoi.

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Sorical plaude per campagna del Comune di Crotonei all’uso dell’acqua del rubinetto

Sorical condivide la campagna di sensibilizzazione all’uso dell’acqua del rubinetto di casa avviata dal Comune di Crotonei. La scelta dell’amministrazione è scaturita dopo l’esito delle analisi di laboratorio effettuate sull’acqua potabile in diversi punti di distribuzione della rete cittadina che hanno confermato la bontà della risorsa idrica. Quindi una lodevole iniziativa che conferma l’attenzione e l’impegno quotidiano della Sorical nel garantire acqua di qualità anche al Comune di Crotonei, attraverso verifiche puntuali degli impianti e campionamenti dell’acqua erogata ai serbatoi, attraverso il proprio laboratorio di analisi.

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Servizio idrico integrato, partono 56 cantieri per 68 milioni di euro. Illustrato ai 36 Comuni della provincia di Cosenza

Entra nella fase attuativa il progetto della Regione Calabria “Cantiere di lavoro Abatemarco” con un investimento di 68 milioni di euro per efficientare le reti idriche di 36 Comuni, compresi i 24 alimentati dall’acquedotto Abatemarco a cui si aggiungono 20 Comuni delle province di Catanzaro, Vibo e Reggio.
La Regione, in attesa che si completi la riforma del servizio idrico con l’affidamento della gestione dal parte dell’Autorità Idrica, utilizza Sorical come braccio operativo per poter accelerare i tempi del progetto di ingegnerizzazione della reti. Progetti finanziati in un primo momento con il Por 2007-2013 e, a seguito dei ritardi attuativi, inseriti dall’attuale giunta regionale nella nuova programmazione comunitaria 2014/2020. Ad oggi sono aperti i cantieri solo nei Comuni capoluogo di Cosenza, Reggio, Catanzaro e Vibo per un investimento di altri 35 milioni.
Questa seconda fase, per i Comuni sopra i 5000 mila abitanti, sarà Sorical a portare avanti il progetto che interesserà anche quei Comuni più piccoli che presentano evidenti criticità di sistema.
Questa mattina, presso il Museo del Presente di Rende, è stato illustrato il cronoprogramma ai Comuni della Provincia di Cosenza e ai rappresentati dell’Autorità Idrica della Calabria, il presidente dell’Assemblea Marcello Manna (sindaco di Rende) e il presidente del consiglio direttivo Giovanni Greco, (sindaco di Castrolibero). Nei prossimi giorni sarà la volta dei Comuni del Catanzarese, del Vibonese e del Reggino.
“La Calabria è ricca di acqua – ha detto il presidente dell’Aic Marcello Manna – va gestita meglio, va garantito l’accesso ai cittadini con un servizio adeguato. Oggi paghiamo anni di investimenti non fatti per la mancata attuazione della riforma di settore e siamo tutti responsabili”. Sulla stessa linea il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, che auspica un’accelerazione degli investimenti per poter assicurare ai cittadini un servizio di qualità e il completamento della riforma di settore che veda la sola regione Calabria maglia nera nel panorama italiano”.
Luigi Incarnato, commissario della Sorical, ha illustrato i benefici del progetto perché va ad incidere sulle due criticità che hanno mandato il sistema in tilt, la gestione delle reti e la gestione amministrativa delle utenze, allo stato inefficiente e non in grado di garantire i flussi per la copertura dei costi di gestione del servizio idrico integrato.
Nel dettaglio l’ingegnere Giuseppe Viggiani della Sorical ha illustrato l’attuazione del decreto dirigenziale del 17 settembre scorso con la quale la Regione ha assunto tutte le determinazione: l’attività di ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana, inclusi i più rilevanti lavori di manutenzione straordinaria ed gli interventi di riordino delle reti, funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e concorrenti alla riduzione delle perdite; censimento e gestione amministrativa delle utenze per giungere, così come prescrive la legge alla bollettazione bimestrale attraverso misuratori elettronici.
La Regione, è stato sottolineato, utilizza Sorical come braccio operativo dell’intervento perché la normativa nazionale vieta il finanziamento pubblico di interventi nel settore idrico direttamente ai Comuni.
Nel corso della riunione è stata illustrata la normativa di settore, sempre più stringente, che obbliga Comuni e Regione ad una assunzione di responsabilità ed a adempiere ad obblighi di legge e a superare le gestioni in economia non conformi, già decadute il 31 dicembre 2014.

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Emergenza idrica a Belcastro e Montepaone

   

 

 

Due squadre operative della Sorical stanno intervenendo tra Belcastro e Botticello e a Montepaone per riparare due perdite sulle condotte regionali. I lavori proseguiranno fino all’ultimazione

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Diga Menta, tra pochi giorni l’acqua anche nel Centro Storico di Reggio

Si è svolta a Palazzo San Giorgio una riunione per il monitoraggio relativo alla messa in funzione del serbatoio Trabocchetto finalizzata alla fornitura del centro storico della città di Reggio Calabria. Dopo la messa a regime dei serbatoi che alimentano i quartieri di Santa Caterina, San Brunello, Tre Mulini, Condera, Villini Svizzeri Reggio Campo, Spirito Santo, San Cristofaro, Modena, San Sperato, Ciccarello, Sbarre, Gebbione, che riguardano oltre l’80% della fornitura programmata, rimane solamente la fornitura di circa 8000 utenze del centro storico, una parte molto sensibile della città per la presenza di quasi tutti gli uffici pubblici e di molte attività commerciali. La riunione è servita per definire le soluzioni tecniche in un tratto stradale abbastanza complicato per le preesistenti interferenze. L’ipotesi di lavoro prevede il completamento dei lavori nell’arco dei prossimi 10 giorni.
“Nel corso degli ultimi giorni, anche in presenza di alcuni disservizi – ha dichiarato il delegato del sindaco Paolo Brunetti – è stato completato l’80% della capacità di portata della diga del Menta. Nei prossimi giorni potrebbero esserci disservizi, che saranno comunicati con tempestività, questo è il prezzo da pagare per portare l’acqua del Menta a Reggio Calabria dopo 40 anni di immobilismo”. “Finalmente siamo alle battute finali – ha detto Luigi Incarnato – tutta l’acqua del Menta sarà distribuita e finalmente la città di Reggio potrò avere acqua potabile di qualità”.
Alla riunione per la Sorical erano presenti il commissario liquidatore Luigi Incarnato, il responsabile dell’ufficio di Zona geom. Andrea Attisano, del Compartimento Sud, ing Giulio Gangemi, del direttore dei lavori arch. Luigi Cassio e responsabile unico del procedimento Giuseppe Sorrentino,
per il Comune il delegato del sindaco per il settore idrico dottor Paolo Brunetti e il responsabile della manutenzione geometra Demetrio Beatino.

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Disservizi a Reggio, in corso nuovi collegamenti idraulici al serbatoio Santa Caterina

Sorical e Comune di Reggio Calabria informano che nel quartiere Santa Caterina che si stanno registrando casi di carenza idrica e erogazione non continua dell’acqua potabile.

Il disservizio è dovuto ai nuovi collegamenti idraulici effettuati dai tecnici della Sorical dal serbatoio Santa Caterina verso la rete cittadina. Il serbatoio, alimentato dalla Diga del Menta, è stato completamente ristrutturato al fine di garantire una maggiore qualità dell’acqua potabile. Squadre tecniche della Sorical e del Comune stanno monitorando le fasi di immissione dell’acqua e procedendo alle operazioni di sfiato delle condotte comunali. Nelle prossime ore il servizio dovrebbe gradualmente migliorare fino a raggiungere il pieno regime, presumibilmente nella giornata di domani

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Diga Menta, valutazione sismica da centri di studio e ricerca internazionali

Il Comitato Tecnico A dell’ICOLD ha organizzato il 15th Benchmark Workshop on Numerical Analysis of Dams presso il Politecnico di Milano. Il workshop si è tenuto nei giorni dal 9-11 Settembre, e fra i temi proposti è stato considerato il caso di studio della Diga del Menta, infrastruttura strategica del sistema acquedottistico a servizio della città di Reggio Calabria, gestita dalla Società delle Risorse Idriche della Calabria (So.Ri.Cal.). In collaborazione con la So.Ri.Cal., il tema è stato formulato da un team di ricercatori appartenenti a diverse università italiane (Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università di Napoli Federico II, Università di Perugia), sotto la responsabilità scientifica del prof. Giacomo Russo.
La diga del Menta è una diga in rockfill con manto di tenuta in conglomerato bituminoso, situata nel cuore dell’Aspromonte a circa 1400 m s.l.m., costruita negli anni ’90 ed attualmente in esercizio. L’invaso a monte della diga rappresenta il serbatoio idrico a servizio del sistema acquedottistico che fornisce la risorsa idrica alla città di Reggio Calabria, sistema recentemente entrato in esercizio grazie al particolare sforzo tecnico ed organizzativo della So.Ri.Cal..
La diga presenta aspetti di particolare interesse ingegneristico, essendo ubicata in un’area caratterizzata da una intensa sismicità. Per tale motivo, il tema proposto è stato proprio lo studio del comportamento sismico della diga mediante modellazione numerica. Sulla scorta degli studi approfonditi sviluppati dal team dei Formulatori, sono stati resi disponibili ai Partecipanti dati relativi alla geometria dell’invaso, alle caratteristiche dei materiali e i dati di ingresso degli scuotimenti sismici rispetto ai quali valutare il comportamento della diga. A testimonianza del particolare interesse suscitato dal tema, si è registrata una elevata partecipazione di gruppi di studio e ricerca appartenenti a università o a società di progettazione provenenti da ogni parte del mondo. I risultati degli studi effettuati sono stati esposti e commentati durante la sessione mattutina del 10 settembre, dando la possibilità ai Partecipanti di fornire dettagli su metodologie di calcolo e modelli costitutivi. Il team dei Formulatori (ing. De Marco, ing. Fiorino (Sorical) prof. Giacomo Russo, prof.ssa Manuela Cecconi, dott.ssa Alessia Vecchietti) ha condotto la sessione introducendo il tema, e commentando i risultati dei contributi mediante una sintesi che ha consentito una comparazione fra le soluzioni di calcolo adottate dai Partecipanti. Un aspetto importante emerso dall’esame dei risultati è la limitata dispersione dei valori relativi ai parametri rilevanti del comportamento della diga (spostamenti orizzontali e verticali del rilevato, stato tensionale post-sisma). L’entità degli stessi parametri è risultata compatibile con lo stato di esercizio della diga, ad evidenziare che sollecitazioni e spostamenti indotti dal sisma non ne compromettono la sicurezza sia dal punto di vista statico sia idraulico. Un grande interesse e una vivace discussione tra i partecipanti ha riguardato anche lo studio del comportamento del manto di tenuta in conglomerato bituminoso, che è l’organo di ritenuta idraulica della Diga del Menta.
Il successo della sessione ha spinto gli organizzatori a considerare la possibilità di riproporre il caso di studio della Diga del Menta anche nel prossimo Benchmark Workshop, con la prospettiva di approfondire altri aspetti del comportamento e della sicurezza di questa importante infrastruttura idraulica.

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Congesi, Sorical chiede intervento Magistratura e Corte dei Conti

Sorical non è interessata ad alimentare polemiche nei confronti di amministratori, come quello di Congesi, che sta portando il settore idrico del crotonese in fallimento. Le esternazioni a mezzo stampa del dottor Claudio Liotti delle ultime ore, non sono altro che giustificazioni di chi tende a mascherare le proprie incapacità gestionali.
Atteniamoci ai fatti: dopo tre anni di gestione, Congesi, ha accumulato debiti nei confronti di Sorical per 12,8 milioni di euro, pagando solo il 18% del costo della fornitura, disattendo tutti gli impegni assunti ai tavoli istituzionali, tradendo la disponibilità offerta in più occasioni dalla Sorical.
L’attuale gestione del servizio idrico crotonese, per Sorical, è peggiore di quella di Soakro: se in passato la società incassava il 25% delle forniture erogate, oggi solo il 18%. Nonostante le difficoltà, Sorical da anni garantisce la copertura dei costi e degli investimenti nel territorio crotonese.
Ricordiamo ai sindaci che hanno aderito al Consorzio gli obblighi e i poteri conferiti con lo Statuto di adesione a Congesi, che contrariamente al passato, non faremo da semplice spettatori rispetto alle negligenze altrui. Pertanto chiediamo alla Procura della Repubblica di Crotone, alla Procura della Corte dei Conti della Calabria, di accertare le responsabilità gestionali degli amministratori del Consorzio.

I cittadini di Crotone e i loro sindaci è giusto che sappiano che non c’è alcuna carenza idrica in corso per come si evince dalla scheda sottostante.

Sebbene il raffronto delle portate registrate nei periodi maggio-luglio 2019  sono stati effettuati con due metodi differenti di misurazione e più precisamente:

nel periodo Maggio-Giugno 2019 tramite le portate registrate ai contatori installati;

nel periodo 9 Luglio 2019 tramite lettura della portata istantanea in partenza delle singole linee di  sollevamento ubicate c/o la sala macchine dell’IPOT di Crotone,

si può affermare che Sorical adduce su tutto il territorio della Città di Crotone una portata media che oscilla tra i 325 l/s (netti) e i 365 l/s (lordi)  certamente di gran lunga superiore alle esigenze idriche di una comunità che presenta le caratteristiche  demografiche come Crotone.
Infatti come di seguito riportato, sia con la portata netta che lorda la Dotazione idrica media  residenti (l*ab./die) è ampiamente superiore a quanto stabilito dalla normativa e studi di settore.

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