Sorical a Codacons: “Su Cosenza in corso un notevole sforzo tecnico”
Destituite di qualsiasi verosimiglianza tecnica, ingenue nel tono pretenzioso, abiette nel tempismo scelto.
Così appaiono le infantili considerazioni del Codacons Calabria in relazione alla necessità di fornire l’acqua “h24” ai cittadini di Cosenza.
Il responsabile del Codacons Calabria attribuisce ad una volontà, quasi ordita con fine criminale, la mancata distribuzione idrica ottimale in città.
E quindi presuppone che sia possibile, ma deliberatamente non praticato, il superamento di un problema strutturale che perdura da decenni. Un problema che, anzi, proprio negli ultimi anni, ha conosciuto un apprezzabile miglioramento, per diversi motivi: la realizzazione di nuove porzioni di rete da parte dell’Amministrazione comunale e della Regione, la distrettualizzazione della rete realizzata su proposta di Sorical, le nuove modalità di manovra oggi adottate, con un migliore sincronismo nel funzionamento dei serbatoi comunali e di quelli regionali a gestione Sorical.
Va precisato che, allo stato attuale, i soli acquedotti regionali forniscono circa 360 litri al secondo – portata che, a beneficio del Codacons, e senza qui richiamare le basi delle Costruzioni idrauliche, ricordiamo essere costante (“h24”) per definizione.
Sorical e Amministrazione comunale stanno collaborando, con notevole impiego di personale e strumenti, per pervenire ad una fornitura continua fino alle ore 20 per tutti i quartieri della città nuova, proprio a garanzia di quelle utenze sprovviste di impianti autoclave privati – utenze che, in passato, avevano erogazione idrica solo per poche ore al mattino.
Ciò non può escludere che, in concomitanza con interventi di manutenzione della rete idrica o degli acquedotti, possano verificarsi disservizi localizzati o diffusi in uno o più quartieri, che potrebbero risultare comprensibilmente gravosi nel periodo corrente. Di tali interruzioni o riduzioni della fornitura è data sempre regolare informazione agli enti interessati e agli organi di informazione.
Sono altresì in corso gli interventi di “ingegnerizzazione” della rete operati dalla Regione Calabria, con un investimento di 30 milioni di euro per i cinque comuni capoluogo di provincia.
In altri termini, apprenda il Codacons, il riequilibrio di una rete idrica di grandi dimensioni è un processo graduale, che richiede investimenti, da tempo in corso, proporzionati alla vetustà delle infrastrutture, e non già solleciti di lapalissiana auspicabilità quanto di impraticabile immediata concretizzazione. Inutile e controproducente, quindi, vagheggiare una immediata restitution ad integrum della rete idrica cittadina.
Colga l’occasione, il Codacons, sempre attento ai bisogni dei cittadini, restando in un ambito più pertinente e proporzionato alle proprie competenze, per invitare tutti ad un uso parsimonioso della risorsa idrica, al netto delle aggiuntive esigenze igieniche del periodo in corso.
E ciò soprattutto in considerazione della siccità in corso dal mese di gennaio, che causerà una marcata riduzione della disponibilità idrica nei mesi estivi ed autunnali, già prevedibile presso i gruppi sorgentiferi che alimentano gli acquedotti a servizio della città di Cosenza.
*direttore Area Operativa Sorical
In corso i lavori sul fiume Alli, cantiere attrezzato per lavorare anche di notte
È complessa la riparazione in corso lungo la condotta DN 700 mm che trasporta l’acqua grezza dall’invaso del Passante all’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica, posto al servizio di una parte rilevante della Città di Catanzaro e di numerosi altri centri della Costa jonica catanzarese
Attualmente sono in fase di ultimazione gli scavi per mettere a nudo la condotta nel punto della rottura e per una lunghezza di sicurezza ai lati della rottura stessa.
Si procederà alla sostituzione di una intera tratta della condotta ammalorata attingendo agli stock dell’azienda. Sono in arrivo sul posto squadre con fari e fotoelettriche per consentire di procedere anche nelle ore notturne. Due squadre di saldatori procederanno alla saldatura delle sezioni di tubo sui due lati per accelerare i tempi Si valuta che i lavori procederanno per parte della notte e che nelle prime ore del mattino di domani l’erogazione dall’impianto di Santa Domenica possa riprendere a pieno regime.
Sorical: “Crisi finanziaria legata a difficoltà dei Comuni”
Il ritardo, al momento di soli tre giorni, del pagamento dello stipendio di gennaio dei lavoratori della Sorical è dovuto principalmente alla chiusura delle tesorerie di molti Comuni e al conseguente mancato incasso delle fatture emesse. Un problema congiunturale legato a fattori esterni alla Sorical a cui si sta trovando una soluzione.
Nei giorni scorsi, i Commissari Liquidatori della Sorical, hanno informato i dipendenti, attraverso la Rsu aziendale, della situazione finanziaria della società.
A fronte dell’inasprirsi delle difficoltà dei Comuni a pagare con regolarità le forniture di acqua potabile, il management, nel 2019,ha attivato una serie di misure atte ad attenuare le tensioni finanziarie in essere e chiudere l’esercizio in positivo.
È noto a tutti che se Sorical non incassa dai propri utenti, cioè i Comuni, i corrispettivi del servizio, non è in grado di coprire i propri costi gestionali e saldare i propri debiti pregressi. L’aumento del numero dei Comuni in dissesto finanziario degli ultimi anni, ha incrementato la tensione finanziaria della società, al punto che quest’ultima si è vista costretta ad avviare una procedura di Modifica dell’Accordo di Ristrutturazione dei Debiti ex art. 182 bis Legge Fallimentare che aveva sottoscritto con i propri creditori alla fine del 2014. Tale modifica è efficace da pochi mesi e così come concordato con i creditori, a fine anno, la società ha proceduto a saldare il debito scaduto pari a circa 40 milioni di euro.
Nei giorni scorsi, l’assemblea dei soci, ha approvato i bilanci 2017 e 2018 ed il 2019 è stato un anno cruciale per garantire la continuità gestionale della società segnata con il regolare pagamento di tutte le spettanze dei dipendenti.
La società sta procedendo ad ulteriori operazioni finanziarie al fine di aumentare la liquidità di cassa e riportare in tempi ragionevoli, il pagamento dei debiti commerciali verso le imprese contrattualizzate per la manutenzione degli impianti.
Alla rappresentanza dei lavoratori, nei giorni scorsi, è stato spiegato che le attuali disponibilità finanziarie devono, prioritariamente, garantire il pagamento delle forniture di energia elettrica per evitare contenziosi e il regime di “salvaguardia”, che comporterebbe l’aggravio di costi non sostenibili per la società. I liquidatori hanno rassicurato le rappresentanzae sindacali che il pagamento dello stipendio di gennaio 2020 subirà un lieve ritardo e sarà pagato nei prossimi giorni, non appena la società, che non ha alcun accesso al credito e quindi non può ricorrere ad anticipazioni bancarie, avrà disponibilità di cassa.
In ogni caso si fa notare alle rappresentanze sindacali, che Sorical ha saldato gli stipendi sempre nella prima decade del mese successivo, e solo per la sensibilità verso i dipendenti e la contestuale disponibilità finanziaria, negli ultimi anni si è proceduto all’erogazione entro il mese corrente.
Guasto sulla condotta Menta. Verifiche in corso
A seguito di una copiosa perdita sulla condotta adduttrice, che porta l’acqua potabile dall’Ipot Menta ai serbatoi della città, Questa notte, per motivi precauzionali, è stata momentaneamente interrotta l’erogazione dell’acqua potabile per la città di Reggio Calabria. Una squadra tecnica è al lavoro per verificare i motivi e l’entità della perdita nei pressi di un pozzetto di sfiato. Seguiranno altre comunicazioni.
Soci Sorical approvano i Bilanci 2017 e 2018
L’Assemblea dei soci di Sorical ha approvato i bilanci 2017 e 2018 della società regionale che gestisci gli acquedotti regionali.
L’approvazione è avvenuta a seguito della conclusione dell’iter di modifica dell’Accordo di ristrutturazione del debito (Art 182 bis della legge fallimentare). Tale modifica si era resa necessaria a causa della contrazione degli incassi da parte dei Comuni e per l’insorgere di alcuni fattori esogeni alla gestione della società, ed in particolare l’incremento del numero dei Comuni calabresi in dissesto finanziario, e il generale peggioramento della situazione finanziaria che ha coinvolto tutte le amministrazioni locali clienti della società.
L’Assemblea, nel prendere atto della ricostituzione dei presupposti per la continuità aziendale, ha approvato, i Bilanci relativi agli anni 2017 e 2018 i quali si sono chiusi positivamente evidenziando un utile di esercizio.
Il socio Regione, in assemblea, ha ribadito la necessità di procedere alla pubblicizzazione della società, aspetto imprescindibile per l’organizzazione del servizio idrico integrato nell’intero territorio regionale. Il socio privato si è associato a questa necessità, ribadendo la volontà di cedere la azioni.
Rientrata emergenza a Borgia e Marcellinara
Due squadre operative della Sorical sono intervenute per tutta la giornata per ripristinare il servizio idrico nei Comuni di Borgia e Marcellinara a seguito della rottura degli acquedotti causati dal maltempo degli ultimi giorni. Un’altra squadra sta verificando i motivi del calo di portata dell’acquedotto Sila Greca per il Comune di Acri.
Positivo incontro con il Comune di Reggio
Sorical e Comune di Reggio hanno definito un’ipotesi di soluzione per giungere entro pochi giorni ad un accordo per superare le difficoltà finanziare per il pagamento delle fatture scadute per la fornitura dell’acqua potabile. La riunione si è svolta in un clima di proficua collaborazione, presenti l’assessore al Bilancio del Comune di Reggio, Irene Calabrò, affiancato dal delegato al servizio idrico, Paolo Brunetti, il commissario della Sorical Luigi Incarnato, la responsabile dell’area commerciale Mariapia Chiarella e dell’ufficio legale Daniela De Seta.
Nei prossimi giorni le parti torneranno ad incontrarsi non appena gli uffici finanziari del Comune e di Sorical valuteranno la fattibilità economica e finanziaria dell’accordo.
Incarnato: “Sorical sempre più vicina ai sindaci”
“Negli ultimi anni il rapporto tra Sorical e i sindaci è molto collaborativo. La Regione ci ha messo nelle condizioni di intervenire anche sulle reti dei Comuni e risolvere problemi ultra decennali. Il settore idrico si deve finanziare con la tariffa e se non viene incassata il sistema non regge. E’ quello che sta accadendo in Calabria, dove la morosità è arrivata al 70% nonostante le tariffe verso i cittadini siano le più basse d’Italia. L’acqua è un bene pubblico, ma non è gratis, ci sono costi altissimi per portarla nelle case dei calabresi. La Calabria non ha mai avuto una politica per la gestione del bene acqua che è pubblico e anche economico. Solo il 25% è acqua ad uso civile, il resto serve per l’industria, per l’agricoltura per la produzione di energia elettrica. Il nostro progetto, che anticipa l’attività del gestore del servizio idrico integrato, prevede l’emissione di bollette bimestrali e misuratori intelligenti in modo che si paga ciò che si consuma.”
Lo ha detto il commissario della Sorical Luigi Incarnato intervenendo questa sera a Zagarise, insieme al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, alla presentazione del progetto di raddoppio dell’acquedotto “Alto Simeri” che alimenta i Comuni di Albi, Zagarise, Soveria Simeri, Taverna, Sorbo Pentone, Sellia, Magisano, Simeri Crichi e Fossato Serraalto
L’acquedotto, costruito dal “Consorzio Albi ed uniti” negli anni 30 ha subito investimenti importanti dalla Cassa per il Mezzogiorno negli anni 60 e poi è stato trasferito alla Regione. A distanza di 50 anni la Regione, attraverso la Sorical, investirà 2,5 milioni di euro per potenziare la portata dell’acquedotto e consentire una maggiore disponibilità per i cittadini del comprensorio.
Facciamo chiarezza sugli investimenti sulle reti idriche
Questa mattina la professoressa Mariateresa Nardo, docente di Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche dell’Unical in un’intervista sul Quotidiano del Sud, illustra le difficoltà che hanno i Comuni nella riscossione dei tributi tra le maggiori difficoltà che portano al dissesto. In particolare fa riferimento ai canoni idrici individuando nell’accertamento non di qualità del tributo le ragioni del buco economico e finanziario che si realizza. La professoressa elenca le criticità quali “banche dati non affidabili, toponomastica non aggiornata, anagrafe che non comunica con l’area tributi ed accertamenti che si prestano a contenzioso tributario con gli enti spesso soccombenti”.
Il “Cantiere Abatemarco” finanziato dalla Regione e che vede Sorical soggetto attuatore andrà ad incidere proprio su questa criticità e, nel momento in cui l’Autorità Idrica della Calabria, così come prevede la legge 152 del 2006 e non ancora attuata in Calabria, individuerà il soggetto gestore del servizio idrico integrato, i bilanci dei Comuni saranno sterilizzati da questo grave problema. Dei 68 milioni di euro di Fondi Ue stanziati per l’attuazione di 6 Progetti di ingegnerizzazione che riguardano le reti idriche urbane di 60 Comuni della regione, 14 milioni di euro sono destinati ad interventi di regolamentazione, ricognizione delle utenze e installazione di contatori di ultima generazione, nel complesso funzionali alla successiva fatturazione diretta alle utenze per come richiesto dalla normativa nazionale vigente e dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che approva le tariffe da applicare all’utenza.
L’attività di normalizzazione del sistema di conturazione (rilevamento dei consumi, fatturazione e incasso), oltre che richiesta dalla normativa, è il necessario complemento degli interventi di ingegnerizzazione, dal momento che è in grado di determinare sia la riduzione dei consumi e che quella delle perdite.
L’ingegnerizzazione riguarda gruppi di comuni appartenenti a ciascuna delle 5 province, oltre all’intervento speciale per i 24 comuni alimentati dall’acquedotto Abatemarco che hanno subito le conseguenze della grave siccità del 2017.
I Comuni sono stati selezionati dalla Regione secondo un criterio dei volumi persi rilevati dall’Istat e che coincidono con i centri più popolosi di ciascuna provincia. La popolazione totale interessata è di 1.100.000 abitanti, pari al 57% di quella regionale.
I progetti, inoltre, prevedono attività di servizi di ingegneria e lavori, quali rilevo delle reti, modellazione idraulica, ricerca e riparazione di predite, controllo delle pressioni, suddivisione delle reti in distretti. Si deve constatare, infatti, che la previsione dei lavori non può essere eseguita prima di sviluppare le attività conoscitive delle reti idriche, per le quali il livello di conoscenza attuale è spesso parziale e comunque insufficiente alla definizione degli interventi necessari.
Ai fini dell’attuazione dei progetti, come indicato dal decreto dirigenziale 11178 del 17/09/2019, la Regione sta predisponendo gli Accordi di Programma con i Comuni e l’Autorità Idrica, nei quali si prevede un coinvolgimento diretto degli stessi attraverso un tavolo tecnico attivo per tutta la durata degli interventi. Inoltre, la Regione, si avvale di Sorical, per le attività di appalto, esecuzione e collaudo e, entro breve, saranno bandite le gare per la selezione delle imprese esecutrici con importi a base d’asta complessivi di circa 54 milioni di euro.
L’obiettivo complessivo è il superamento dell’attuale grave situazione di morosità degli utenti, di allacci alla rete non regolari, di illegalità diffuse, che stanno causando il dissesto finanziario dei Comuni, della società di gestione della depurazione e della stessa Sorical.
Contemporaneamente, la normalizzazione del sistema idropotabile consentirà il miglioramento della qualità del servizio, secondo i requisiti fissati dall’ARERA, per tutte le utenze servite.