È potabile l’acqua erogata a Francica e S.Costantito
Abatemarco, riparte l’erogazione per l’area Urbana
Nuovo intervento sull’Abatemarco
Siccità, De Marco: “Da sovra-erogazioni danni economici e ambientali”
“Le reti idriche dei centri abitati, ad oggi gestite dai comuni, hanno un elevatissimo livello di perdite e soprattutto distribuiscono male, in maniera molto disomogenea, l’acqua che SORICAL rende disponibile presso i serbatoi”. Lo ha detto l’ingegnere Sergio De Marco, responsabile dell’Area Operativa della Sorical nel corso di un’intervista ad Esperia Tv.
“In questo quadro – ha aggiunto De Marco – ci arrivano richieste, già prima dell’estate, di erogare più acqua di quanta sarebbe teoricamente necessaria per soddisfare l’intera domanda delle utenze. Queste sovra-erogazione ha dei costi diretti ingentissimi che Sorical non può ulteriormente sostenere, soprattutto se molti, troppi, Comuni non pagano o pagano con enormi ritardi il servizio reso dalla SORICAL. Inoltre questa sovra-erogazione si basa sulla possibilità che Madre Natura renda tali quantità disponibili alle sorgenti che alimentano gli acquedotti”.
“L’informativa ai Prefetti – ha spiegato De Marco – voleva solo rappresentare che Madre Natura, specificatamente in molte aree della provincia di Cosenza, purtroppo non renderà disponibile nei prossimi mesi tutta l’acqua che usualmente veniva prelevata. E’ chiaro che in una situazione come questa, pretendere di avere delle sovra-erogazioni della fornitura all’ingrosso non è una strada percorribile e l’unica strada maestra è iniziare a gestire le reti con maggiore attenzione, ovvero ridurre i livelli di perdite; reprimere anche con pesanti sanzioni gli utilizzi impropri come quelli irrigui; migliorare l’assetto funzionale delle reti, eseguire le corrette manovre idrauliche e regolare le pressioni in modo che l’acqua immessa da SORICAL in testa alle reti possa essere distribuita in maniera più omogenea tra le varie aree dei centri abitati.”
Caraffa, a rischio le sorgenti Catano Barone
Sorical ha segnalato alle autorità competenti il rischio per l’approvvigionamento idrico del Comune di Caraffa, 1800 abitanti, in provincia di Catanzaro. Le sorgenti Catano Barone, che alimentano il centro del catanzarese, per ben due volte sono state travolte da fango e sabbia a seguito di aventi alluvionali. Tutta l’area sovrastante la sorgente principale è interessata da un grave dissesto idrogeologico causato, secondo i sopralluoghi effettuati dagli organi competenti, dal taglio indiscriminato del bosco e della distruzione della folta vegetazione. Attività che negli ultimi anni hanno modificato l’equilibrio naturale della zona.
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Emergenza idrica Crotone, ****aggiornamento****
Sorical e Congesi, con notevoli sforzi operativi, stanno gestendo l’emergenza idrica nella città di Crotone, a seguito della rottura della condotta, di competenza del Corap, che porta l’acqua grezza degli impianti Silani, dalla vasca di Calusia, nel comune di Cotronei all’impianto di potabilizzazione.
Da ieri sera Sorical sta ricevendo, in emergenza, l’acqua grezza da potabilizzare dal bacino Sant’Anna del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese, nella quantità utile ma non sufficiente a garantire la regolare portata delle utenze della città. Al fine di ridurre al minimo i disagi, la risorsa idrica da potabilizzare che varia da 160 a 200 litri al secondo, viene sollevata nei serbatoi della città seguendo una turnazione decisa dai tecnici di Congesi, il consorzio che gestisce la distribuzione dell’acqua nella città di Crotone.
Intanto si continua a lavorare in località “Iannello” di Rocca di Neto per riparare la condotta di competenza del Corap. Da ieri sera addetti del consorzio industriale, dopo aver individuato la perdita, stanno svuotando la condotta e prosciugando tutta l’area per poter accedere al sito in sicurezza. Sul posto anche i vigili del fuoco di Crotone che hanno attivato due pompe idrovore, mentre un’altra pompa a scoppio è stata fornita dalla Sorical per accelerare la bonifica. Dal momento in cui i lavori saranno ultimati, ci vorranno tra 6 e 8 ore affinché l’acqua arrivi all’impianto di potabilizzazione Neto nella quantità richieste, circa 550 litri al secondo. Per tale ragione i tecnici della Sorical prevedono il completo ripristino del servizio solo nella giornata di domani.
Attivato piano di emergenza a Crotone per calo afflussi da Calusia
Nelle ultime ore Sorical ha diminuito, momentaneamente, la produzione e l’erogazione di acqua potabile dall’impianto di potabilizzazione Neto di Crotone, a causa della riduzione di portata di acqua grezza dalle vasche di accumulo di Calusia. Nelle ultime ore, forse a causa di alcune perdite sulla linea della condotta in gestione al consorzio Corap, la riduzione è stata talmente consistente da mettere in crisi gli impianti di sollevamento della Sorical che alimentano i serbatoi della città di Crotone.
Dopo una verifica tecnica, Sorical ha chiesto e ottenuto dal Consorzio di Bonifica Alto Crotonese il via libera al prelevamento dell’acqua grezza necessaria dall’invaso Sant’Anna. In serata, con la maggiore disponibilità di acqua grezza, riprenderà l’erogazione prestabilita. Una soluzione temporanea per superare l’emergenza che si è venuta a creare e in attesa che la squadra tecnica incaricata dal Corap completerà la verifica su tutta la linea della condotta di grande adduzione per capire le cause della riduzione di portata.
Estate 2020: Al via manutenzione straordinaria campo pozzi Medma
La pulizia e la rigenerazione dei principali pozzi è una delle attività di manutenzione straordinaria della Sorical, in vista della stagione estiva per l’aumento dei consumi, soprattuto nelle zone a maggiore vocazione turistica. Da questa mattina si lavora presso il campo pozzi Medma, dove i tecnici della Direzione Area Operativa della SORICAL e la squadra di una impresa specialistica effettuano un piano di interventi di pulizia e rigenerazione del primo degli 8 pozzi da cui viene emunta una parte consistente della risorsa idrica per l’alimentazione di Nicotera Marina, Joppolo, Ricadi, la frazione Vulcano di Tropea e altri comuni del monte Poro.
Nel pieno rispetto del protocollo di sicurezza COVID-19, si procede al salpaggio della pompa per rendere libero il pozzo nel suo complesso. Segue una serie di attività specialistiche come pulizia con apposite aste provviste di spazzole metalliche, insufflaggio di aria ed acqua in pressione, aspirazione eventuali sedimenti ed altro ancora con continuo monitoraggio dei parametri idrogeologici del funzionamento del pozzo per valutare anche in termini quantitativi l’efficacia degli interventi.
È proprio grazie a questo programma di manutenzione straordinaria che SORICAL mantiene in efficienza il prezioso patrimonio dei campi pozzi della Regione Calabria, curando nel contempo la conservazione nel tempo delle buone caratteristiche organolettiche delle acque emunte dalla falda e degli adeguati livelli di producibilità degli impianti.
Siccità, ispezionate le sorgenti dell’Abatemarco
Ecco le immagini delle sorgenti dell’acquedotto Abatemarco. Acque purissime che dalla captazione, dopo un percorso che si snoda tra valli impervie e le zone geologicamente più complesse di tutto l’Appennino meridionale, giungono a Cosenza, Rende, Castrolibero e molti altri comuni della Valle del Crati. Le acque del Torrente Favata, sul versante occidentale del Monte Mula e la galleria di captazione sotto il torrente Nascejume.
Gli ingegneri Giuseppe Viggiani e Paolo Mainieri della Direzione Area Operativa della SORICAL, il geometra Bernardino Costanzo, responsabile dell’ufficio di Zona di Cosenza, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che l’azienda ha adottato, effettuano misure di portata presso le opere di captazione per valutare quanto severo potrà essere l’impatto di un inverno così poco piovoso nei riguardi dell’esercizio idropotabile dei prossimi mesi. GUARDA IL VIDEO