



L’acqua del Menta nella zona sud di Reggio

Riavviato impianto Abatemarco

A Fabrizia, in esercizio nuovo tratto di condotta idrica


Su Catanzaro c’è solo una verità

Masella, iniziano i lavori della sezione filtrante
E’ a buon punto la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento per la rimozione dell’arsenico presente in eccesso nelle acque emunte dal campo pozzi Masella e che vanno ad alimentare l’omonimo acquedotto della frazione Masella di Montebello Jonico.
Sorical, nei mesi scorsi, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, ha avviato il cantiere per realizzare le opere civili, elettriche ed idrauliche dove posizionare la sezione filtrante.
Nei prossimi giorni verranno installati i filtri, già acquistati da Sorical e saranno effettuate le prove.
“Con questa realizzazione – afferma il direttore dell’area operativa di Sorical, ing Sergio De Marco – andiamo sanare una critica non conformità delle acque erogate. Negli ultimi anni, a seguito dei fenomeni siccitosi, l’aumento dell’arsenico ha degradato la risorsa idrica e la zone non ha accesso a fonti alternative.”

Rose e Luzzi, superata emergenza, ma 6 Comuni rischiano carenza idrica
Anche quest’anno, a causa della riduzione di portata del fiume Trionto ( cospicui prelievi per usi irrigui), Sorical è stata costretta ad attivare misure alternative per garantire l’erogazione idropotabile ai 9 comuni alimentati dallo Schema Trionto, cioè Acri, Santa Sofia d’Epiro, San Demetrio Corone, Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Bisignano, Rose e Luzzi. Per far fronte al calo di portata del fiume, che viene potabilizzata nell’impianto di “Difesella” nel comune di Longobucco, i tecnici della Sorical hanno attivato un mese fa il campo pozzi Mucone, sito nel Comune di Bisignano, alimentando così il ramo terminale dello schema, i territori di Bisignano, Rose e Luzzi, rendendo disponibile tutta la risorsa proveniente dall’Ipot Trionto per gli altri comuni.
Purtroppo problematiche non previste alle elettropompe e all’impianto elettrico negli ultimi giorni hanno impedito l’erogazione dall’impianto Mucone per Rose e Luzzi. I tecnici della Sorical negli ultimi giorni, con opportune manovre, sono riusciti ad alimentare Bisignano, adducendo l’acqua necessaria dall’acquedotto Abatemarco-Capodacqua, mentre per Rose e Luzzi non ha fonti alternative.
Al momento i lavori al Campo Pozzi Mucone sono terminati e l’impianto funziona regolarmente per Rose e Luzzi, una squadra sta procedendo a sostituire degli organi di manovra al fine di ripristinare nelle prossime ore l’erogazione per Bisignano e l’utenza “Cocozzello” di Acri.
Già dalla giornata di domani, quando i serbatoi raggiungeranno un giusto livello di compensazione, l’erogazione ai cittadini di Rose e Luzzi si stabilizzerà.
E’ da precisare che nelle ultime ore Sorical sta registrando un ulteriore calo di portata del fiume Trionto, al momento l’Ipot produce di 45 litri al secondo di acqua potabile contro i 110 l/s del periodo prima dell’estate. Se dovesse continuare il calo, nei prossimi giorni Sorical sarà costretta ad attivare la turnazione, così come è avvenuto ad agosto del 2017.
Pertanto Sorical sollecita ai sindaci l’attivazione di controlli sul territorio per assicurare il corretto utilizzo dell’acqua potabile e invita i cittadini ed evitare sprechi, in modo da ridurre i disservizi.

Modificato assetto erogazione su Catanzaro con il monitoraggio di Bm Tecnologie
Sorical ha attivato un piano di azione per superare le criticità del servizio idrico che si stanno registrando in alcune zone della città di Catanzaro. La decisione al termine della riunione, convocata questa mattina dal direttore dell’Area Operativa ing. Sergio De Marco alla quale, oltre ai responsabili del Compartimento Centro e dell’ufficio di Zona di Sorical: ing Massimo Macrì e geom. Tommaso Laporta, ha partecipato anche l’ing. Antonio Fabiano della BM Tecnologie che sta eseguendo, su commessa della Regione, il progetto di ingegnerizzazione della rete idrica di Catanzaro.
L’analisi dei dati di monitoraggio, che nel suo complesso evidenzia come SORICAL renda disponibile una erogazione primaria di 538 litri/secondo (rilevazioni del 26.07 ore 13.30) che sarebbe sufficiente per una città di quasi 190.000 abitanti, non fa che confermare un eccessivo consumo di acqua, incompatibile con una gestione corretta del servizio idrico. Quanto sopra senza considerare che la Città di Catanzaro dispone di ulteriori fonti idriche (Acquedotto del Guerriccio) la cui gestione è condotta dal Comune in tutta autonomia.
I quartieri posti sotto la lente di ingrandimento dal tavolo tecnico sono stati Santa Maria e Viale Isonzo e la parte sud della frazione Lido, servite in parte dall’acquedotto del Corace ed in parte dall’acquedotto Alli-basso. Tutte tali frazioni – già nel corso del 2019 – erano state oggetto di approfondite analisi svolte dalla BM Tecnologie, seguite sia dai tecnici comunali che dalla SORICAL, grazie alle quali erano state fatte diverse modifiche funzionali nelle connessioni tra i diversi settori di rete. Una rete più efficiente e meglio connessa con gli acquedotti esterni gestiti dalla SORICAL aveva consentito delle cospicue riduzioni del fabbisogno della rete stessa che risultava coprire bene la domanda pur a fronte di minori immissioni.
Il picco di domanda di questi giorni di elevatissima calura impone delle ulteriori modifiche di tali connessioni che la BM Tecnologie si è impegnata a fare in parte già nella giornata odierna e completare poi nella giornata di domani dopo avere attentamente monitorato nel corso del pomeriggio, della notte e delle prime ore del mattino gli effetti sul livello di servizio entro la rete. Da parte sua SORICAL si è impegnata in primo luogo a verificare la possibilità di aumentare la produzione di acqua (si stima nell’ordine di 10-15 litri/secondo) dal campo pozzi Corace sostituendo alcune delle pompe attualmente in esercizio e quindi adducendo la maggiore portata per una parte verso il nodo di Lido e per l’altra verso i nodi di Santa Maria – Corvo – Fortuna. E’ bene però precisare che lo schema Corace non alimenta solo la città di Catanzaro, ma anche la fascia costiera del comune di Borgia, la cittadella Regionale, il Policlinico Materdomini e l’Università Magna Graecia, la linea Montenapoli per Caraffa e pertanto massima attenzione dovrà essere riservata ad una equa ripartizione tra i diversi centri di utenza tenendo presente che anche il comune di Borgia nei giorni scorsi ha veementemente reclamato una maggiore fornitura.