


Sorical non può continuare a finanziare Congesi, crediti superano 15 milioni di euro
“Sorical non può continuare a finanziare il servizio idrico del crotonese. E’ passato un anno dall’ultima riunione in Prefettura e nulla è cambiato, se non l’aumento dell’esposizione debitoria verso la nostra società.” E’ quanto è stato ribadito questa mattina, nel corso di una riunione convocata in prefettura a Crotone, dai rappresentati della società idrica regionale.
La riunione, convocata dal Prefetto di Crotone Tiziana Tombesi, aveva all’ordine del giorno le difficoltà del Corap a gestire la condotta, orami vetusta, che trasporta l’acqua grezza da Rocca di Neto all’impianto di potabilizzazione di Crotone.
Nel corso della riunione, alla richiesta dei responsabili di Congesi di avere una maggiore fornitura di acqua, i rappresentanti della Sorical hanno fatto presente che tutti gli impegni finanziari assunti da Congesi lo scorso anno sono stati disattesi, e non è in grado di aumentare i costi per l’incremento della fornitura richiesta.
Sorical fornisce acqua potabile al Congesi che la distribuisce poi ai cittadini dei comuni del crotonese fino ai serbatoi, riscuotendo ed incassando dagli stessi la relativa tariffa. Peccato però che poi Congesi non paghi a Sorical quanto dovuto per il servizio idrico all’ingrosso ricevuto. A fronte di una fornitura annua di circa 5 milioni di euro, Sorical riceve circa il 18% del fatturato. I costi di gestione della società per il servizio idrico della provincia di Crotone sono significativi per la complessità dei 6 schemi acquedottistici costruiti dalla Cassa per il Mezzogiorno a partire dagli anni 60: 600 km di condotte, 3 impianti di potabilizzazione e 3 campi pozzo e 5 impianti di sollevamento. Sorical fornisce acqua potabile anche all’Arsac che serve una parte della periferia di Crotone.
La vicenda Congesi è orami giunta ad una situazione per Sorical insostenibile; dal 2017 ad oggi, la società di gestione del servizio idrico crotonese ha accumulato crediti per 15 milioni di euro. Esposizione che si aggiunge ai 14 milioni nei confronti del Corap, in liquidazione coatta amministrativa.
Sorical sta scontando in bilancio ancora le perdite generate dalla fallimentare gestione Soakro, un buco finanziario di 35 milioni di euro. A febbraio la società aveva comunicato ai Comuni la volontà di recedere dal rapporto di fornitura e conseguentemente erogare direttamente l’acqua ai Comuni consorziati.

++++San Ferdinando, scoppia la nuova condotta comunale, allertata la Sorical++++
A seguito dello scoppio della nuova condotta posata e messa in esercizio nelle scorse ore, Sorical è stata costretta a interrompere l’erogazione verso il Comune di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro. Il responsabile dell’ufficio di Zona, Geometra Antonello Venturino, dopo essere stato allertato dai tecnici del comune, poco prima della mezzanotte, ha inviato una squadra per effettuare le manovre di chiusura. La nuova condotta, posata da una ditta incaricata dal Comune, sarà riparata nella giornata di domani. A San Ferdinando, per questi lavori programmati dal Comune, Sorical aveva già sospeso l’erogazione per 48 ore. Ora con la nuova chiusura si prevedono ulteriori disagi per i cittadini per tutta la giornata di domani.

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Siccità, De Marco: “Da sovra-erogazioni danni economici e ambientali”
“Le reti idriche dei centri abitati, ad oggi gestite dai comuni, hanno un elevatissimo livello di perdite e soprattutto distribuiscono male, in maniera molto disomogenea, l’acqua che SORICAL rende disponibile presso i serbatoi”. Lo ha detto l’ingegnere Sergio De Marco, responsabile dell’Area Operativa della Sorical nel corso di un’intervista ad Esperia Tv.
“In questo quadro – ha aggiunto De Marco – ci arrivano richieste, già prima dell’estate, di erogare più acqua di quanta sarebbe teoricamente necessaria per soddisfare l’intera domanda delle utenze. Queste sovra-erogazione ha dei costi diretti ingentissimi che Sorical non può ulteriormente sostenere, soprattutto se molti, troppi, Comuni non pagano o pagano con enormi ritardi il servizio reso dalla SORICAL. Inoltre questa sovra-erogazione si basa sulla possibilità che Madre Natura renda tali quantità disponibili alle sorgenti che alimentano gli acquedotti”.
“L’informativa ai Prefetti – ha spiegato De Marco – voleva solo rappresentare che Madre Natura, specificatamente in molte aree della provincia di Cosenza, purtroppo non renderà disponibile nei prossimi mesi tutta l’acqua che usualmente veniva prelevata. E’ chiaro che in una situazione come questa, pretendere di avere delle sovra-erogazioni della fornitura all’ingrosso non è una strada percorribile e l’unica strada maestra è iniziare a gestire le reti con maggiore attenzione, ovvero ridurre i livelli di perdite; reprimere anche con pesanti sanzioni gli utilizzi impropri come quelli irrigui; migliorare l’assetto funzionale delle reti, eseguire le corrette manovre idrauliche e regolare le pressioni in modo che l’acqua immessa da SORICAL in testa alle reti possa essere distribuita in maniera più omogenea tra le varie aree dei centri abitati.”

Caraffa, a rischio le sorgenti Catano Barone
Sorical ha segnalato alle autorità competenti il rischio per l’approvvigionamento idrico del Comune di Caraffa, 1800 abitanti, in provincia di Catanzaro. Le sorgenti Catano Barone, che alimentano il centro del catanzarese, per ben due volte sono state travolte da fango e sabbia a seguito di aventi alluvionali. Tutta l’area sovrastante la sorgente principale è interessata da un grave dissesto idrogeologico causato, secondo i sopralluoghi effettuati dagli organi competenti, dal taglio indiscriminato del bosco e della distruzione della folta vegetazione. Attività che negli ultimi anni hanno modificato l’equilibrio naturale della zona.
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Emergenza idrica Crotone, ****aggiornamento****
Sorical e Congesi, con notevoli sforzi operativi, stanno gestendo l’emergenza idrica nella città di Crotone, a seguito della rottura della condotta, di competenza del Corap, che porta l’acqua grezza degli impianti Silani, dalla vasca di Calusia, nel comune di Cotronei all’impianto di potabilizzazione.
Da ieri sera Sorical sta ricevendo, in emergenza, l’acqua grezza da potabilizzare dal bacino Sant’Anna del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese, nella quantità utile ma non sufficiente a garantire la regolare portata delle utenze della città. Al fine di ridurre al minimo i disagi, la risorsa idrica da potabilizzare che varia da 160 a 200 litri al secondo, viene sollevata nei serbatoi della città seguendo una turnazione decisa dai tecnici di Congesi, il consorzio che gestisce la distribuzione dell’acqua nella città di Crotone.
Intanto si continua a lavorare in località “Iannello” di Rocca di Neto per riparare la condotta di competenza del Corap. Da ieri sera addetti del consorzio industriale, dopo aver individuato la perdita, stanno svuotando la condotta e prosciugando tutta l’area per poter accedere al sito in sicurezza. Sul posto anche i vigili del fuoco di Crotone che hanno attivato due pompe idrovore, mentre un’altra pompa a scoppio è stata fornita dalla Sorical per accelerare la bonifica. Dal momento in cui i lavori saranno ultimati, ci vorranno tra 6 e 8 ore affinché l’acqua arrivi all’impianto di potabilizzazione Neto nella quantità richieste, circa 550 litri al secondo. Per tale ragione i tecnici della Sorical prevedono il completo ripristino del servizio solo nella giornata di domani.