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Avaria elettrica all’impianto Neto di Crotone

In tarda mattinata una squadra elettrica è intervenuta presso l’impianto di potabilizzazione Neto per una verifica tecnica, a seguito del malfunzionamento della linea elettrica di bassa tensione con il conseguente fermo dei sollevamenti verso i serbatoi Vescovatello Alto e Basso. L’intervento di riparazione è in corso di completato e a breve sarà riavviata l’erogazione.
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Riparte erogazione dell’Ipot Neto. Lavori completati

La squadra elettrica della Sorical ha completato i lavori di manutenzione straordinaria presso l’impianto di potabilizzazione “Neto”. Nel corso della mattinata si è proceduto allo smontaggio e montaggio del nuovo impianto elettrico di media tensione che alimenta l’impianto. Un investimento importante per dare maggiore affidabilità all’impianto, tra i più importanti della Calabria.

L’impianto di potabilizzazione “Neto” ha una potenzialità nominale di trattamento che può giungere fino a 1.800 l/s, utilizzata oggi solo per circa un terzo, l’impianto assicura la disponibilità idrica dell’acquedotto Neto, posto a servizio della Città di Crotone e delle sue frazioni minori Papanice ed altre, garantendo anche una integrazione per i comuni di Cutro ed Isola Capo Rizzuto. L’impianto assicura altresì il fabbisogno sia di acqua potabile che di acqua per usi industriali degli insediamenti ricadenti entro il Nucleo Industriale di Crotone.

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Domani intervento sulla condotta Alli di Catanzaro

Al fine di consentire la riparazione di una perdita alla condotta che trasporta l’acqua grezza dalle vasche di Magisano all’Ipot di Santa Domenica, domani mattina, 11 dicembre 2020, a partire dalle ore 8, Sorical procederà all’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile verso i serbatoi (quota 470 e 370 e quartieri bassi) di Catanzaro e i serbatoi di Simeri Crichi, Sellia Marina e Cropani. L’intervento richiederà prima lo svuotamento della condotta adduttrice dopo il quale si procederà alla riparazione. A seguire poi il graduale riempimento della condotta, il riavvio del processo di potabilizzazione delle risorsa e poi il carico dei serbatoi da cui hanno origine le reti che raggiungono le utenze. Tali operazioni e la relativa sequenza attuativa richiederanno diverse ore dal momento del completamento della riparazione. Rispetto invece ai disservizi che si sono registrati ieri in alcuni quartieri dei Catanzaro, Sorical tiene a precisare che ieri mattina, dopo aver constatato il verificarsi della perdita di cui sopra, si è immediatamente valutato come l’intervento fosse rinviabile di alcuni giorni al fine di organizzare al meglio le squadre di lavoro. Sono state immediatamente riequilibrate le erogazioni aumentando l’emungimento dal campo pozzi Alli Basso per la fascia costiera ionica e Catanzaro Lido e quindi avere disponibile c/o l’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica una maggiore portata da destinare al centro di Catanzaro e le sua zone alte. La portata erogata alla Città di Catanzaro non ha subito quindi alcuna interruzione o significativa riduzione, ma il servizio acquedotti del Comune di Catanzaro, in via del tutto autonoma e solo precauzionale, ipotizzando che di li a poco ci sarebbe stata una interruzione per la riparazione della perdita, ha inteso chiudere i serbatoi per diverse ore, lasciando inutilmente parte della città senza acqua. Il punto di rottura della condotta
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Magisano, in azione elicottero a supporto dei rocciatori

Tecnici rocciatori, esperti di dissesto idrogeologico e un elicottero che fa da spola tra i due versanti per trasportare reti metalliche e materiali. In questo scenario proseguono i lavori di messa in sicurezza dell’area sottostante le vasche di demodulazione di Magisano. (Guarda il video )Sorical, soggetto attuatore della Regione Calabria, ha aperto a settembre il canti ere per la ricostituzione delle opere di difesa spondale del fiume Alli compromessi dagli eccezionali eventi atmosferici del 18-19 Novembre 2013 e dai successivi eventi meteorici che hanno interessato le fasce ioniche catanzaresi a gennaio 2017 e che hanno causato, tra l ’altro, il cedimento e lo scalzamento per sifonamento dei muri d’argine situati in destra idraulica nel tratto dove sono posizionate le vasche di modulazione “Magisano”. Un progetto di notevole complessità tecnica che interessa lo schema idrico “Simeri Passante”, uno dei più importanti acquedotti costruiti dalla ex Cassa del Mezzogiorno e ora gestiti dalla Sorical che rende disponibili oltre 480 l/s di acqua potabile per la città di Catanzaro, di cui ne costituisce la principale fonte di approvvigionamento, oltre che per i comuni limitrofi di Sellia Marina, Simeri Crichi e Cropani. Un acquedotto costruito negli anni ’70 per la congiunta volontà della Cassa per il Mezzogiorno e dell’allora Ente Nazionale per l’Elettricità (ENEL) che con la realizzazione del grande invaso artificiale del Passante, di un complesso schema di gallerie, canali di gronda, impianti idroelettrici, vasche di demodulazione, opere irrigue e condotte di adduzione delle acque grezze che alimentano l’impianto di potabilizzazione denominato Santa Domenica rappresenta ancora oggi una infrastruttura di enorme valenza, di fatto insostituibile.L’investimento di 2,4 milioni di euro prevede il ripristino delle sottofondazione ed il consolidamento dei muri esistenti, la realizzazione ex novo di muri in cemento armato su micropali e la realizzazione di opera di sostegno a gravità realizzata per la ricostruzione morfologica del versante interessato dal movimento franoso che mette in pericolo l’edificio dove sono installate gli impianti di pompaggio e rilancio dell’acqua grezza rilasciata dalla centrale idroelettrica gestita da A2A che, a sua volta, utilizza gli accumuli della diga del Passante.
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Calabretta: È il momento della responsabilità e della chiarezza

I compiti dell’ente di governo sono stabiliti dalla legge istitutiva, e tra questi sicuramente non c’è quello di predisporre lo Statuto del soggetto che andrà a gestire il servizio idrico integrato. Prima di prendere decisioni che impegnano la Regione, garbo istituzionale vorrebbe che tutti i soggetti coinvolti collaborassero e discutessero sul percorso da seguire nel rispetto delle leggi.L’articolo 3 comma 3 della legge istitutiva dell’Aic prevede il “necessario coordinamento con l’amministrazione regionale” per giungere in tempi brevi al riordino del settore. Una legge del 2017, che dopo oltre 3 anni ancora non ha trovato attuazione per l’inerzia dei Comuni, non della Regione. Le fughe in avanti servono a poco. Se i Comuni vogliono fare da soli e senza un confronto istituzionale, ricordiamo che la Regione è proprietaria della grande adduzione, oggi affidata a Sorical fino al 2034, e quindi l’Autorità Idrica può decidere solo sui propri assetts, reti idriche, fognatura e depurazione, non certo su quelli della Regione.I consulenti che lavorano per l’Aic hanno predisposto la documentazione per due opzioni nel caso in cui si volesse perseguire l’affidamento inhouse: pubblicizzare Sorical e costruire su di essa il servizio idrico integrato, oppure costruire una nuova società che, come stabilisce la legge 152/2006, deve acquisire tutti gli operatori che sono sul mercato compreso i piani di investimento non ancora ammortizzati. Questa seconda strada è molto rischiosa e servono, secondo quanto scrivono gli stessi consulenti dell’Aic, almeno 100 milioni di euro di capitale per poter avviare la nuova società.La strada da seguire, invece, potrebbe essere un’altra. E’ difficile che oggi in Calabria ci siano competenze, al di fuori di quelle di Sorical, per poter gestire il servizio idrico, e la società è un’opportunità per giungere in tempi brevi ad una soluzione condivisa.Qualcuno solleva il problema dei debiti di Sorical, è il caso di parlare anche dei crediti, non solo di quelli che vanta Sorical, ma anche di quelli in Bilancio della Regione. Su questo bisogna essere chiari fino in fondo e nessuno può sfuggire dalle responsabilità. Come è noto a tutti, compreso alla Corte dei Conti, il sistema di grande adduzione e quello della depurazione, che stanno a monte e a valle del sistema, sono entrati in crisi 10 anni fa perché i Comuni non hanno mai attuato la legge regionale di riforma del 1997 che individuava, attraverso i cinque ambiti ottimali, i cinque gestori per organizzare in modo efficiente il sistema della riscossione, che deve necessariamente coprire i costi di gestione. Ancora oggi la Regione vanta 280 milioni di euro di canoni idrici dei Comuni (erano originariamente 450 milioni) per il periodo 1981/2004, mentre Sorical ne vanta altri 160 milioni con i quali potrebbe coprire di debiti della società.L’inerzia dei Comuni e all’epoca anche della Province, ha messo in crisi tutto il sistema sia della Sorical e sia di tutte le decine di società che gestiscono la depurazione.In questi giorni si sta disquisendo sulle questioni giuridiche e non su quelle economiche e finanziarie. Ancora non si è capito un punto, se il servizio è dei Comuni, qualcuno deve dirci chi ci mette i soldi per finanziare la fase di avvio del nuovo soggetto. C’è un progetto industriale che definisce questi aspetti? Non vorrei che avviato il servizio idrico integrato, dopo pochi mesi ci trovassimo al punto di partenza e nel caos come è accaduto in altri settori. Avv. Cataldo CalabrettaCommissario liquidatore della Sorical
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Maltempo, fermi alcuni impianti della Sorical

Il maltempo che si è abbattuto nelle ultime 24 ore sul crotonese sta causando disservizi ad alcuni impianti acquedottistici regionali gestiti dalla Sorical. Il sistema acquedottistico comunque nel suo complesso regge nonostante la gravità dei fenomeni metereologici in atto. Dopo una giornata di inteso lavoro, con squadre impegnate in diversi impianti, la Direzione operativa della società ha fatto punto questa sera con i responsabili degli impianti e l’ufficio di Zona di Crotone.  Al momento lo schema idrico Tacina è fermo per l’interruzione dell’energia elettrica a causa di un guasto alla linea di alimentazione alla cabina elettrica. Da questa mattina la fascia costiera tra Steccato di Cutro e Le Castella è quindi senza approvvigionamento idrico. Anche il Comune di Cutro è senz’acqua da questa mattina per il fermo dell’impianto comunale.  Il campo pozzi Palombaro, che serve i Comuni di Scandale e San Mauro Marchesato, è stato ripristinato questa mattina da una squadra elettrica della Sorical che ha proceduto a riavviare l’impianto nonostante le difficoltà di accesso al sito. Interruzioni hanno interessato anche altri impianti di potabilizzazione in gestione alla Sorical. L’Ipot Neto al servizio della città di Crotone ha subìto diverse interruzioni nel corso della giornata, senza tuttavia dare luogo a risentimenti nell’erogazione idrica alle reti; l’Ipot Cutro è fermo e per domani mattina è previsto l’intervento delle squadre di e-Distribuzione per il ripristino della fornitura elettrica. Fermo per l’alta torbidita dell’acqua in entrata l’Ipot Savelli. In provincia di Cosenza, l’Ipot Trionto dalle ore 12 è fermo per alta torbidità del fiume Trionto, Sorical sta procedendo all’erogazione ai comuni di Acri, Bisignano, Rose e Luzzi utilizzando le riserve nelle vasche di accumulo. Anche l’Ipot Casali è fermo dalle ore 17 a causa dell’alta torbidità dell’acqua proveniente dal fiume Cardone, l’erogazione verso Casali del Manco è al momento sospesa. A Mendicino fermo l’impianto di sollevamento per Castrolibero per essenza di energia elettrica.
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Ricadi, domani in esercizio nuovo tratto dell’acquedotto Medma

Sorical procederà domani alla messa in esercizio di un nuovo tratto dell’acquedotto Medma. Si tratta di un segmento di circa 300 metri, ammalorato, che attraversa il territorio di Joppolo, in località Frana. Il tratto della nuova condotta dell’acquedotto Medma alimenterà i Comuni di Ricadi e la frazione Vulcano di Tropea ed è stato oggetto, lo scorso anno, di un altro intervento di sostituzione nel comune di Ricadi.  L’intervento fa parte di un più ampio piano di Sorical di sostituzione di tratti di condotte ammalorate e soggette a continui interventi di manutenzione a causa di rotture.
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Appalti di manutenzione fino ad 1 milione di euro, Sorical attua decreto semplificazione

Sorical, per l’affidamento dei Lavori di manutenzione, il cui importo a base d’asta è inferiore a un milione di euro, è in procinto di avviare le procedure negoziate, ai sensi dell’art.1 del d.l.n.76/20 (Decreto semplificazioni) conv. in l.n.120/20, previa consultazione di almeno DIECI operatori economici iscritti all’Albo Fornitori (), nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una diversa dislocazione territoriale delle imprese invitate.

Leggi l’avviso https://www.soricalspa.com/regolamento-affidamento-dei-lavori-di-manutenzione/

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Menta interrotta erogazione ramo sud

Dalle ore 12 di oggi Sorical sta procedendo alla riparazione di una consistente perdita sulla condotta adduttrice in ghisa DN 350 all’interno di un pozzetto di scarico ubicato nell’alveo del fiume San Giovanni in località Pellaro di Reggio Calabria. I lavori si sono protratti fino alle ore 18:30 e sono stati momentaneamente sospesi a salvaguardia degli operatori ivi presenti considerato le asperità del terreno e la profondità del pozzetto. Gli stessi lavori saranno ripresi domattina 22.10.2020 alle ore 7 e si protrarranno fino alla loro ultimazione prevista per le ore 15.
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È ripresa l’erogazione dell’Ipot S.Domenica

La squadra elettrica della Sorical, al servizio dell’area Centro della Calabria, ha ultimato nel tardo pomeriggio i lavori di manutenzione straordinaria della cabina elettrica di media tensione che alimenta l’impianto di potabilizzazione S.Domenica. Un impianto importante, visto che alimenta la parte alta della città di Catanzaro e i comuni di Simeri Crichi, Sellia Marina, Cropani e Sersale. La squadra elettrica ha lavorato ininterrottamente da questa mattina per consentire il prima possibile l’avvio dell’impianto e la ripresa del servizio. Dal monitoraggio effettuato dai tecnici, l’erogazione risulta regolare. Nelle ore del mattino potrebbero verificarsi carenze idriche in alcune zone idraulicamente sfavorevoli, ma il servizio dovrebbe regolarizzarsi in giornata.

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