Entro un mese si arriverà ad un accordo per chiudere, dopo 12 anni, il contenzioso tra Sorical e Acquedotto Lucano
Questa mattina nella sede della Sorical si sono incontrati l’amministratore unico di Acquedotto Lucano Michele Vita e il commissario liquidatore di Sorical Luigi Incarnato per esaminare le prospettive di una chiusura, attraverso un accordo transattivo per il passato, della vertenza giudiziaria pendente presso il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, presso la Corte di Appello di Napoli. Ad esporre al tavolo di dati tecnici relativi alle posizioni delle rispettive società, per Sorical il Direttore dell’Area Operativa, Sergio De Marco e il responsabile Controllo Tecnico e amministrativo Carmelo Condito; per l’Acquedotto Lucano, il direttore dell’Area amministrativa Edoardo L’Episcopia e il direttore dell’Area Tecnica Raffaele Pellettieri.a Direzione amministrativa e Finanza Gerardo Marotta.
I rapporti tra Sorical e Acquedotto Lucano Pugliese sono stati ereditati da un vecchio accordo tra la Cassa per il Mezzogiorno e l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese che regolava i trasferimenti di acqua dallo schema acquedottistico del Frida al territorio della Calabria. rapporti tra i due diversi gestori. Nel 2001 la Regione Calabria, nel frattempo subentrata alla Casmez, sottoscrisse una nuova convenzione con Acquedotto Pugliese per 18 mesi entro la quale si stabiliva una maggiore fornitura di acqua per il periodo estivo, e veniva stabilito un nuovo criterio di rimborso dei costi per la sola fornitura idrica aggiuntiva. Nel frattempo Acquedotto Lucano e’ subentrato all’Acquedotto Pugliese e dal 2004 ha deciso di applicare una tariffa unica sia per la Calabria che per la Puglia. Tariffa contestata dalla Sorical, anche in sede giudiziaria, perché ritenuta più alta rispetto a quella che applica ai Comuni calabresi per lo stesso tipo di fornitura idropotabile.
Con l’incontro di ieri, presente anche il presidente del Consorzio di Bonifica dello Jonio Cosentino di Trebisacce, Marsio Blaiotta, si sono gettate le basi per addivenire entro la fine dell’anno, ad un accordo che soddisfi entrambi le parti e regoli in armonia gli scambi di risorsa idrica tra le due regioni confinanti.