In esercizio la nuova condotta Calopinace. Migliorata l’erogazione a Reggio Centro
Alle ore 15 di oggi i tecnici della Sorical hanno messo in esercizio la nuova condotta DN 400 dell’acquedotto Calopinace nei pressi del costruendo nuovo Palazzo di Giustizia. Dalle misurazioni effettuate al serbatoio Trabocchetto l’erogazione è migliorata di 10 litri al secondo in più rispetto alla vecchia condotta. Attualmente è in esercizio anche la secondo condotta DN 300 che sarà disattivata nella giornata di domani non appena saranno completati i lavori.
Breve cronistoria: Il tratto di condotta sostituito è stato posato per cosentire la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia. Il progetto del Cedir impose all’allora Settore Gestione Acquedotti della Regione Calabria lo spostamento in nuova sede di una tratta delle condotte prementi facenti parte dello schema acquedottistico “Calopinace”. Le condotte risultavano infatti interferenti con le strutture di fondazione dei realizzandi edifici e per tale motivo il Comune di Reggio Calabria dovette quindi espropriare alla Regione Calabria la fascia di terreno entro la quale le condotte stesse risultavano in origine posate.
Negli anni tra il 2000 ed il 2003 – in tempi quindi precedenti il trasferimento alla SORICAL del mandato alla gestione delle opere idropotabili della Regione Calabria – si svolsero i passaggi amministrativi relativi a tale esproprio e venne definito il progetto degli interventi infrastrutturali ed impiantistici per dare attuazione ad una variante di tracciato che rendesse libere da sottoservizi le aree sulle quali doveva sorgere il nuovo complesso edilizio. La realizzazione di tali interventi, subordinata ad una serie di prescrizioni ed accorgimenti operativi imposti dall’allora Settore Gestione Acquedotti della Regione Calabria, veniva affidata dal Comune di Reggio Calabria alla stessa Bentini S.p.A. l’impresa appaltatrice aggiudicataria dei lavori di costruzione del nuovo palazzo di giustizia.
Le condotte in acciaio poste in opera all’atto degli interventi del 2003 risultavano dopo 10 anni palesemente non adatte alle pressioni di esercizio dell’acquedotto in questione e che come ben noto affette da continue importanti rotture, provocando disservizio e continui danni e allagamenti. Per tale motivo Sorical, in accordo con l’amministrazione Falcomatà, ha deciso lo spostamento che si è completato oggi.